Emma non corre da anni. Glielo impedisce qualcosa che è ormai troppo radicata in lei e che la fa soffrire ogni volta che ci pensa.
Saranno le parole di Noel finalmente a scuoterla e a far sì che i suoi piedi tornino ad appoggiarsi sulla pista di atletica? Oppure è solamente quell’altra sensazione che, nonostante tutto, non è mai riuscita veramente ad assopire? La percezione di essere slegata da tutto, anche da se stessi – finalmente, quel senso di completa libertà.
Emma non cerca risposta alla domanda. Non ne ha il tempo. Lo sfasamento della corsa la trasporta all’improvviso in un mondo altro, Aurora. Un mondo che sembra un paradiso, ma che nasconde, e nemmeno tanto bene, una macchia di oscurità. Emma si ritrova suo malgrado invischiata in una guerra millenaria tra i due popoli che abitano Aurora. Pur faticando a comprenderne il senso, Emma non si perde d’animo e prova a scavare ancora più a fondo, entrando però in collisione con le trame della profezia e vincolandosi eternamente a questa.
Gli eventi si fanno sempre più incalzanti e pericolosi. I ricordi che riaffiorano dal passato annichiliscono le speranze di ciascuno. Un nemico serpeggia sui prati fioriti di Aurora e nelle menti dei protagonisti. Noel si trova costretto a prendere la decisione più grave della sua vita: salvare una persona che nemmeno conosce, ma che non ha alcuna colpa, oppure sacrificare se stesso e rinunciare a tutto ciò che è riuscito ad ottenere fino a questo momento con il sangue?
Primo libro della serie fantasy "L'erede"